La nostra stella

“ Caro professore…Gli insegni, se può, le meraviglie contenute nei libri, ma gli lasci anche il tempo di riflettere sul mistero eterno degli uccelli in cielo, delle api al sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni che c’è più onore nel fallire e che nell’imbrogliare” dalla lettera  di Abramo Lincoln all’insegnante di suo figlio.

IL NIDO D’INFANZIA COLORADO HACOMPIUTO 20 ANNI

Il 22 Settembre 2018

 AMICI, COLLEGHI E CITTADINI HANNO CONDIVISO CON NOI QUESTO IMPORTANTE TRAGUARDO.

Giornata caratterizzata da importanti incontri, ricordi, emozioni, regali…

 

Ma  chi è COLORADO?

Un insieme di persone che si qualifica come gruppo di lavoro per la natura degli scambi al suo interno.

Un gruppo di professionisti che conoscono le rispettive peculiarità e accettano di completarsi a vicenda armonizzando le differenze.

Il gruppo «Colorado» ha l’esclusiva peculiarità di attivare e moltiplicare il potenziale creativo di ognuno.

L’efficienza  si misura ed è prodotta: dal clima relazionale, dal livello di coesione, dal senso di appartenenza e di identità, dal funzionamento in equipe.

Il nostro gruppo è rappresentato da gestori, coordinamento pedagogico, educatrici, ausiliarie, famiglie, animate da uno scopo comune condiviso e da una circolarità di relazioni .

Cosa stiamo festeggiando?

L’anniversario è un giorno che commemora o celebra la ricorrenza di un avvenimento accaduto nello stesso giorno di anni passati.

 

Il 22 Settembre 2018 per i 20 anni Colorado Margherita Garuti Viola e Gianluca Matroianni ci hanno fatto dono di un regalo speciale, meraviglioso, di grande valore e originalissimo.

Colorado ha una sua stella DDN824145, la stella fa parte della costellazione di Cassiopea (https://osr.org/oms/it/DDN824145/)

Cassiopea (in latino Cassiopeia) è una costellazione settentrionale, raffigurante Cassiopea, la leggendaria regina di Etiopia. È una delle 88 costellazioni moderne, ed era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo.

Di facile riconoscimento grazie alla sua figura a zig-zag, è caratteristica specialmente delle notti stellate autunnali, sebbene dall’emisfero nord sia ben osservabile per quasi tutto l’anno; è attraversata dalla Via Lattea ed è quindi molto ricca di ammassi stellari e fitti campi stellari.

 

Il cielo è stato il primo grande laboratorio che ha stupito, a volte spaventato e comunque stimolato le menti dei nostri più antichi progenitori, abitanti delle caverne. Si può guardare il cielo con gli stessi occhi pieni di meraviglia delle antiche popolazioni che piano piano si accorgevano delle regolarità con cui la Luna si spostava fra le stelle, delle diverse ore a cui si verificavano il suo sorgere e tramontare; imparavano che anche il Sole sorge o tramonta in punti diversi dell’orizzonte a seconda delle stagioni… Così si inizia a misurare il tempo, il susseguirsi dei giorni e delle settimane il ripetersi delle stagioni. Il cielo è visto come un giardino, quei giardini sempre più rari nelle città che i bambini sognano, come spazi verdi in cui scatenarsi in salti e corse…Margherita Hack

Il cielo è ovunque, è gratuito, è a disposizione di tutti. Il cielo fa parte dell’esperienza personale di tutti e dell’emozione fin dalla prima infanzia.

Lo spazio accoglie in sé anche il cielo: ma il cielo di giorno è altro dal cielo di notte…e poi c’è il cosmo. Spesso è notevole per gli adulti la difficoltà di accogliere più sistemi di riferimento, più punti di vista per osservare una stessa situazione: la fantasia del bambino lo aiuta in questo e può essere considerata come una modalità dell’astrazione. E’ questa capacità di essere qui e altrove, di vivere nel presente e sentirsi protagonisti del tempo, di un c’era una volta…che non ha data, che forse permette ai bambini, se non vengono schiacciati da risposte frettolose e sommarie, di formulare ipotesi e teorie. Guardiamo soprattutto il cielo ad occhio nudo. Chi guarda con attenzione anche ciò che pensa di aver visto tante volte si stupisce di scoprire qualcosa di nuovo che non aveva mai visto. Nel guardare attento emergono le domande, i perché…poi viene il desiderio di orientarsi ed è possibile, di giorno come di notte, tornare ogni tanto a vedere che cosa è cambiato. Gli occhi della mente possono essere guidati a cogliere distanze diverse nel sistema solare. L’emozione propria di questa cosa grande, anzi smisurata, per gli occhi come per la mente, che è l’universo, i suoi spazi, è suscitata dal chiedere alla mente di immaginare l’inimmaginabile.

“Non so nulla con certezza ma la vista delle stelle mi fa sognare…Vincent Van Gogh

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